Il destino di Velso Mucci sembra essere relegato nella memoria dei lettori
in un limbo riservato agli addetti ai lavori . Parrebbe strano che ad un poeta
innanzitutto, scrittore, curatore di preziose edizioni artistiche, fondatore
di riviste letterarie, intellettuale di formazione e levatura superiore, cresciuto
tra le frequentazioni di grandi artisti del secolo scorso, filosofo laureato
con una tesi in Filosofia teoretica, non siano riservati altro che angoli
ristretti di conoscenza e stima fra poche persone, esercitanti lo stesso mestiere.